Conoscere in quale spazio si posiziona la nostra visione di innovazione, ci permette di definire chi vogliamo essere e dove vogliamo arrivare.

Uno dei principii che ci ha sempre affascinato, e soprattutto ci guida ancora oggi, è sicuramente la “curva di adozione dell’innovazione” di Rogers.

La teoria di cui sopra citata, spiega come differenti tipologie di persone di un tessuto sociale, adottano un’innovazione. Di fatti, Rogers, i suddivisi utilizzatori vengono così classificati e secondo una percentuale ben definita: Innovatori (Innovators), Visionari (Early Adopters), Pragmatici (Early Majority), Conservativi (Late Majority) e Ritardatari (Laggards).

Gli Innovatori, dotati di competenze tecniche, sperimentano nuove cose e la loro percentuale è ridotta al 2,5% in quanto carenti di competenze imprenditoriali. I Visionari collaborano, sporadicamente, con gli innovatori per perfezionare un prodotto o  acquisiscono da loro un brevetto certi del successo che tale prodotto o invenzione avrà. I Visionari, a differenza degli Innovatori, hanno spiccate doti imprenditoriali. Per questa “categoria” Rogers attribuisce una percentuale del 13,5%. Incontriamo poi i Pragmatici, ovvero coloro che, nonostante siano favorevoli al cambiamento, necessitano di rassicurazioni come, ad esempio, garanzia di basso rischio, stabilità del prodotto e consolidamento dello stesso nel mercato. Si riscontra dal fatto che, essi osservano i primi utilizzatori, e quindi verificano che il proprio investimento possa essere il più possibile sicuro. A seguire, è la volta dei Conservativi, coloro che sono poco propensi al cambiamento in quanto di natura abitudinaria. Di fatti innovano solo se costretti da un mutamento definitivo del mercato. E questi ultimi, assieme ai Pragmatici, ricoprono, ognuno di loro, il 34% della propria specifica categoria. In conclusione, abbiamo i più resistenti tradizionalisti, i così definiti Ritardatari che, utilizzano l’innovazione solo quando è ormai diventata superata. E al contrario di ciò che si possa immaginare, rappresentano una discreta parte, cioè il 16% di fetta di mercato.

L’insieme di queste cinque categorie, formano il panorama imprenditoriale passato, attuale e futuro. Ed è questo uno dei motivi per cui siamo tenuti a scegliere in quale di questi settori vogliamo posizionarci. Perché questa determinerà la nostra identità imprenditoriale, permettendoci così di essere un passo avanti rispetto agli altri, oppure metterci in coda, a seconda della posizione in cui ci collocheremo. Avere un’idea, pensare ad un progetto nuovo o realizzare un prodotto diverso, non bastano per avere successo, e questa è una delle leggi empiriche che governa tale realtà.

A consolidamento di questa teoria, anche il consulente americano Moore, nel suo libro dedicato all’argomento, dichiara che tra i Visionari e i Pragmatici c’è un divario molto ampio in quanto, i due, abbiano aspettative molto diverse tra loro. Per tanto, cerca di esplorare queste differenze e suggerire tecniche per attraversare con successo il “burrone” (appunto “chasm” nell’immagine di seguito).

IL VALORE AGGIUNTO DI THERA

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Di frequente, nei nostri articoli, abbiamo citato alcuni principii condivisi, come la regola 80/20 e il pregiudizio di sopravvivenza. Il primo indica come il 20% delle azioni fondamentali permette di ottenere l’80% dei risultati, mentre il secondo, ci ricorda quanto sia importante una corretta analisi, perché solo osservando da una prospettiva differente, e molto spesso anche fuori dagli schemi, ci permette di trovare la migliore soluzione per superare situazioni sfidanti che altrimenti sarebbero impensabili sopravanzare. A seguito di queste due regole, troviamo quindi l’appena citata “curva di Rogers” che, insieme alle altre, si consolida nella nostra visione imprenditoriale e che tutt’oggi estendiamo come personale know-how a disposizione dei nostri Clienti.

Siamo definiti innovatori di natura, ma ci riteniamo anche visionari nello spirito perché abbracciamo le novità come guida per il nostro cammino. L’idea di sviluppare nuove tecnologie ci posiziona nella prima categoria, ma l’imprenditorialità con cui diffondiamo i nostri avanzati software, ci permette, assieme ai nostri Clienti, di consolidare l’ubicazione in quel 13,5% a cui tutti ambiscono ritrovarsi. Continua ricerca e sviluppo sono la base del nostro lavoro per poter mantenere negli anni questo risultato, diventando così garanzia per i nostri Clienti.

Noi abbiamo fatto la nostra scelta che, come nel passato così oggi, ci proietta in una costante ascesa verso l’innovazione.

Puoi scegliere anche tu di vivere l’opportunità di successo che offriamo, devi solo prendere contatto con noi, e saremo entusiasti di scrivere insieme la storia delle nostre aziende.

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